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I medici non le davano speranze, ma Tafida è ancora viva!

Nel 2019 i medici inglesi non le avevano dato alcuna speranza di vita. Grazie alle cure ricevute in Italia, Tafida, una bambina di 7 anni, è ancora viva e la sua famiglia avvierà una raccolta fondi da 25 milioni di sterline per tutti i bambini abbandonati dal sistema sanitario inglese.

Quando Tafida Raqeeb, colpita da una lesione cerebrale, è stata dichiarata irrecuperabile dal personale medico britannico, i suoi genitori hanno portato avanti e vinto una sentenza storica alla Corte Suprema per trasferirla in Italia. Si sono rifiutati di accettare la prognosi dei medici per cui la loro figlia non avrebbe vissuto a lungo. Due anni e mezzo dopo, Tafida è ancora ricoverata in Italia, contro ogni previsione pessimistica. Ora la mamma e il papà di Tafida vogliono aiutare altre famiglie che vivono lo stesso dramma.

Tramite un progetto straordinario, i genitori stanno raccogliendo fondi per costruire un Centro di Neuroriabilitazione per bambini ai quali l’NHS (National Health Service, il Sistema Sanitario inglese) non fornisce le cure necessarie. La famiglia ha comunicato che sono già stati raccolti 2 milioni di sterline e che il progetto ha il sostegno di diversi medici esperti.

Tafida era una bimba di 4 anni in salute quando nel febbraio 2019 è stata colpita improvvisamente da un aneurisma cerebrale a seguito della rottura di un vaso sanguigno. Entrata poi in coma, i medici di ben 3 ospedali londinesi hanno lottato per salvarla, prima che il Royal London Hospital affermasse che la bambina non aveva speranze.
Nell’autunno 2019, la sua vita era appesa a un filo: l’NHS aveva fatto ricorso alla Corte Suprema per avere l’autorizzazione a spegnere la macchina che la teneva in vita, con la convinzione che la bambina sarebbe comunque morta nel giro di qualche settimana.
Ma i suoi genitori, l’avvocato Shelina Begum e il construction consultant Mohammed Raqeeb, si sono rifiutati di acconsentire e hanno pregato la Corte di salvare la loro figlia, dicendo che Tafida reagiva alla loro presenza.
Nell’ottobre 2019 il giudice MacDonald si è schierato dalla parte della famiglia e questo ha portato a una decisione epocale: citando la “santità della vita”, ha concesso alla bambina la possibilità di respingere la richiesta del NHS.
Tafida è stata poi trasferita all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, dove, tre mesi dopo, stava già abbastanza bene da poter essere dimessa dalla terapia intensiva e dimostrando di riuscire a respirare da sola senza l’aiuto dei ventilatori per ore intere: una grande gioia per la sua famiglia.

Tafida oggi ha 7 anni, ed è ancora in cura al Gaslini, dove la sua famiglia sostiene che ha “continuato a fare progressi sfidando tutte le aspettative pessimistiche degli specialisti dei vari ospedali inglesi”.

I medici italiani non hanno mai promesso una cura, ma solo più tempo per capire se Tafida riuscisse a riprendersi dalla sua condizione cronica. Ieri sera, la mamma ha dichiarato al Mail: “Sta bene”. La signora Begum, 41 anni, originaria di Newham, nella parte orientale di Londra, dice che la guarigione di Tafida è stata costante e che presto saranno rilevati nuovi dettagli. 

La storia di Tafida ha ispirato la creazione di un nuovo ente benefico, la Tafida Raqeeb Foundation, che, la settimana prossima (il 22 marzo), lancerà una campagna per la costruzione di un centro medico in Inghilterra, che curerà bambini che hanno subito lesioni celebrali.

Il progetto ha il supporto della Baronessa Finlay, crossbench[1] alla Camera dei Lord, medico, professore di medicina palliativa ed ex-presidente della Royal Society of Medicine. “Nessuno può prevedere il futuro – la prognosi è al massimo un’arte probabilistica” ha detto. “Quando un bambino subisce una lesione al cervello, può migliorare grazie a una riabilitazione condotta da esperti, ma è estremamente improbabile senza di loro. Dobbiamo dare a tutti i bambini la miglior opportunità di riuscita, aiutandoli a condurre una vita degna.

Il centro di Neuroriabilitazione pediatrica, in grado di accogliere almeno 20 giovani pazienti, si prenderebbe cura di bambini vittime di gravi incidenti o dopo l’insorgere di malattie.

La signora Begum ha ricordato che “ad ognuno di noi può accadere di tutto in ogni momento. Un’improvvisa lesione al cervello può capitare anche al tuo bambino, così come è successo alla mia Tafida, ed è stato come un fulmine a ciel sereno”.
“In quanto mamma di Tafida, capisco in prima persona quanto questa situazione sia traumatica, e voglio dare speranza nell’oscurità. C’è una grave carenza in ambito di riabilitazione e noi vogliamo assicurarci che ogni bambino abbia l’opportunità di realizzare il suo potenziale e puntare al massimo sulla guarigione, ricevendo le migliori terapie disponibili in un centro a misura di famiglia costruito appositamente per la riabilitazione. Il vostro supporto è fondamentale per rendere questa visione realtà”.

La Tafida Raqeeb Foundation ha dichiarato: “Sfortunatamente, il solo centro neurologico esistente in Inghilterra ha un numero di letti ridotto per i bambini. Vi è quindi un enorme deficit e molti bambini che potrebbero essere aiutati diversamente, sono impossibilitati ad accedere alla riabilitazione. Lo scopo della Tafida Raqeeb Foundation è di mettere in piedi un centro di Neuroriabilitazione pediatrica che offra speranza a questi bambini”.

Per maggiori informazioni visitare il sito: The Tafida Raqeeb Foundation

Traduzione e adattamento a cura di:

Myriam Casalone & Chiara Pirlo

Articolo originale: DailyMail


[1] “Un crossbencher è un membro di partito indipendente o minore di alcune legislature, come la Camera dei Lord britannica e il Parlamento australiano. I crossbencher prendono il nome dai banchi posti trasversalmente, in mezzo e perpendicolarmente ai banchi del governo e dell’opposizione (crossbench, banchi trasversali), dove essi siedono.” (fonte: Wikipedia)

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