Diventa Uno di Noi – linee guida UPV

LINEE GUIDA UpV

Chi siamo?

Siamo un’associazione in forma privata apartitica composta da studenti universitari e post universitari che difendono la vita dal concepimento alla morte naturale, diffondendo la cultura pro vita negli Atenei italiani e nelle scuole. Fondatrice degli UpV è Chiara Chiessi, dottoressa di Lettere Classiche presso l’Università degli Studi “Roma Tre”. L’attuale Presidente degli UpV è Fabio Fuiano, dottore in Bioingegneria presso l’Università degli Studi “Roma Tre”.

Come?

Organizziamo iniziative culturali e di sensibilizzazione di vario tipo: aperitivi nelle Università per parlare direttamente con gli studenti e lasciare loro il materiale informativo; distribuzione di volantini e materiali pro vita; feste; concerti; aperitivi nei locali per avvicinare altri studenti; convegni nelle Università; iniziative pubbliche e manifestazioni; incontri di formazione con esperti; scrittura di articoli per il nostro sito.

In seguito alle restrizioni dovute al COVID-19, una parte preponderante delle attività si è svolta su social tramite la condivisione di articoli, video, testimonianze e interviste, ma stiamo tornando progressivamente alle attività in presenza!

Gli Universitari per la Vita accolgono nella loro realtà chiunque, a prescindere da confessione o partito politico, a patto che condivida la linea stabilita.

Perché?

L’aborto uccide un bambino ogni 5 minuti in Italia, nel silenzio-assenso di quasi tutti; l’eutanasia, con l’approvazione della legge sulle DAT, è praticamente divenuta legale anche da noi: è necessario resistere a questa cultura della morte e difendere pubblicamente il diritto alla vita, coinvolgendo e sensibilizzando gli studenti nei luoghi di “formazione”: università e scuole. Perché non si può stare in silenzio di fronte all’uccisione di tanti innocenti.

Qual è la nostra linea?

Gli UpV seguono una linea ben precisa, espressa nel libro “Aborto & 194” del giurista Prof. Mario Palmaro (Sugarco Edizioni, Milano 2008).

Gli UpV in particolare:

1) Affermano sempre il valore e la dignità di ogni essere umano, e che questo sia tutelato dalla società, dalla cultura e dalle leggi civili. Promuovono una cultura dell’accoglienza di ogni vita come un dono e valore in sé, contrapponendosi alla mentalità abortista diffusa nella nostra società;

2) Diffondono la cultura pro vita, cioè il rispetto della vita di ogni persona dal concepimento alla morte naturale, nelle università e nelle scuole, nei luoghi di ritrovo e nei gruppi giovanili;

3) Denunciano pubblicamente l’ingiustizia della legge 194/78, della legge 219/2017, inerente le disposizioni anticipate di trattamento (DAT), e della legge 40/2004 e di ogni altra legge che non tuteli il diritto alla vita o che autorizzi la manipolazione di questa;

4) Partecipano e diffondono l’evento Marcia per la Vita, principale evento pro life italiano;

5) Studiano e si formano su testi pro life (i testi base del gruppo si trovano alla sezione Bibliografia del sito), partecipano a corsi di formazione (l’adesione ufficiale del gruppo a questi corsi viene stabilita dal Direttivo e diventa percorso di formazione).

6) Pongono una ferma opposizione all’aborto chimico per mezzo della pillola RU486 (Mifepristone in combinazione con prostaglandine e misoprostol) o tramite ‘contraccezione’, con particolare riferimento a quella concernente meccanismi di carattere cripto-abortivo – nella fattispecie pillola estro-progestinica, pillola del giorno dopo (Levonorgestrel), pillola dei 5 giorni dopo (EllaOne – Ulipristal acetato),  e IUD (dispositivi intrauterini come la spirale). L’associazione condanna, senza riserve o eccezioni, tali tipi di abortivi ribadendo la propria contrarietà e smascherando la loro reale finalità, nascosta dietro la menzognera dizione di “contraccettivi di emergenza” basata sulla postposizione dell’inizio della vita dal concepimento all’annidamento dell’embrione in utero. Inoltre, in base alla letteratura scientifica disponibile, visti i risultati della diffusione della contraccezione a livello americano [1] ed europeo [2][3] (con le politiche inglesi, scozzesi, svedesi e francesi che nonostante una diffusione più che capillare della contraccezione hanno raccolto come risultato livelli di abortività tra i più alti in Europa), e considerate anche le manipolazioni scientifiche più eclatanti [4], è possibile stabilire un nesso tra la mentalità contraccettiva e quella abortiva. Renzo Puccetti, in un articolo pubblicato su Tempi [5], riporta una spiegazione del fenomeno di correlazione tra le due mentalità decisamente plausibile:

“Contrariamente a quanto spesso si è portati a pensare, il comportamento sessuale, come peraltro in molti altri campi, tende a seguire alcuni schemi che gli studiosi hanno esplorato ed in molti casi individuato. Uno di questi è la tendenza a modificare il proprio comportamento sulla base delle conseguenze previste. Una volta che il soggetto viene esposto all’idea che mediante il contraccettivo l’attività sessuale non avrà conseguenze sgradevoli (la gravidanza, il contagio infettivo), tende a ricalcolare l’utilità dell’attività sessuale alla luce dei nuovi parametri ed a trovarla così conveniente da indurlo a praticare l’attività sessuale da cui invece si sarebbe astenuto in mancanza del contraccettivo, si attua quella compensazione del rischio che è ben riconosciuta in molti ambiti, ma che stenta ad essere ammessa nel campo della sessualità”.

Struttura dei gruppi:

Gli Universitari per la Vita hanno sede a Roma. Si strutturano in un Direttivo, composto da poche persone che prendono decisioni in accordo con il Presidente, al quale spetta l’approvazione finale di ogni iniziativa.

I membri del gruppo, divisi ciascuno a seconda dei propri interessi e desideri, in gruppi organizzativi (gruppo organizzazione aperitivi, gruppo social, gruppo raccolta fondi per iniziative, gruppo scrittura articoli; in ciascun gruppo c’è un referente), propongono al referente dei consigli o nuove iniziative, che vengono riferiti da quest’ultimo ai membri del Direttivo che decideranno a riguardo.

Si precisa che vi sono delle condizioni necessarie perché una persona possa far parte del gruppo. Sono stati dunque delineati cinque criteri principali ed essenziali:

  1. Formazione: ogni elemento del gruppo che desideri partecipare alle attività all’interno delle università condurrà un periodo di ‘aspirantato’ in cui deve obbligatoriamente leggere e assimilare le istanze presentate nel libro Aborto&194 di Mario Palmaro. Si rende necessario, partecipare almeno al 50% dei corsi (e/o lezioni) di formazione che vengono organizzati dal direttivo (o da ente esterno) nel corso di un anno accademico. Tale presupposto è richiesto soprattutto perché è di fondamentale importanza essere coerenti sul fronte argomentativo e sulla formazione, al fine di poter combattere la battaglia contro la mentalità pro-morte in maniera unita, coesa ed efficace evitando altresì di trasmettere messaggi potenzialmente errati e non in linea con il pensiero del gruppo che aumenterebbero solamente la confusione in merito a temi così delicati. Saranno esentati dalla partecipazione obbligatoria ai corsi solo gli studenti che, grazie del proprio percorso di studi, padroneggiano già le principali nozioni di bioetica e filosofia aristotelico-tomista. Tali nozioni, tuttavia, dovranno rivelarsi coerenti con la linea guida del gruppo specificata sopra. In alcun modo le opinioni personali di un singolo non coerenti con la linea dettata dal presidente dell’associazione potranno essere assimilate alle idee del gruppo nella sua interezza. Qualora uno studente avesse bisogno di acquistare il libro principale di formazione può farlo direttamente sul sito di Edizioni Fiducia, con prezzo scontato;
  2. Partecipazione agli aperitivi: essendo questo il principale scopo dell’associazione, si richiede che gli studenti, in particolar modo i non lavoratori, partecipino attivamente alle attività di aperitivo e volantinaggio svolte all’interno delle università (o in altri luoghi decisi dal Direttivo, concordemente con le restrizioni vigenti da SARS-CoV-2). La partecipazione è preclusa a chi non avesse ancora soddisfatto le condizioni di cui al punto 1).
  3. Partecipazione alle riunioni: si richiede ai membri attivi del gruppo di partecipare almeno al 50% delle riunioni generali che il direttivo riterrà opportuno convocare in un anno accademico, al fine di migliorare l’organizzazione e di chiarire eventuali problematiche interne al gruppo stesso;
  4. Organizzazione: agli studenti che decidono di far parte dell’associazione, sia lavoratori che non lavoratori, proporzionalmente ai propri impegni, sarà richiesto di aiutare i referenti dei diversi sottogruppi costituiti dell’associazione nell’organizzazione delle attività e nel loro svolgimento;
  5. Marcia per la vita: è l’evento pro-life fondamentale e seppur la partecipazione non è obbligatoria, è tuttavia fortemente raccomandata.

I gruppi di altre città italiane che sorgono dall’esempio del gruppo romano, si chiameranno “Amici degli Universitari per la Vita – città”, avranno un loro statuto conforme a quello ufficiale (se lo vorranno), un loro direttivo, e potranno utilizzare il logo UpV per iniziative solo se l’utilizzo sarà approvato dal Direttivo di Roma e se sarà conforme alla linea degli UpV.

Gruppo organizzazione aperitivi:

Lo scopo del gruppo è quello di coordinare in toto l’organizzazione di aperitivi e volantinaggi.

Il referente del gruppo si occuperà di inviare mail per avere l’autorizzazione da parte dell’università per le iniziative ed in sede di assemblea si stabiliranno delle date per garantire che un buon numero di persone sia presente agli aperitivi.

Si occuperà inoltre di portare tutto il necessario (volantini, fetini) ed anche bibite e snack per l’aperitivo.

Qualora un nuovo studente desiderasse partecipare ad un aperitivo organizzato in una data molto prossima alla sua aggregazione al gruppo, al fine di permettere la partecipazione di più persone possibili sarà sufficiente aver letto il materiale di formazione nella cartella Google Drive contenuta in questo link, salvo poi completare la formazione con la lettura completa del libro suddetto in una fase successiva durante la fase di ‘aspirantato’.

Qualora il permesso venisse negato dall’università, i referenti dell’organizzazione degli aperitivi dovranno darne immediata comunicazione al direttivo che si riserverà di agire nei modi e nelle sedi opportune. Nessuna richiesta dovrà essere formulata a voce ma rigorosamente via mail per avere una comunicazione scritta e ufficiale, sarà inoltre stabilito un format standard per inviare la mail di richiesta del permesso alla Segreteria didattica e al Direttore del Dipartimento come segue:

Spett.le staff della didattica di (inserire la facoltà) ed egregio Direttore,

Sono uno studente del corso di laurea (inserire il corso di laurea che si frequenta). Vi contatto per chiedervi un’autorizzazione per condurre attività di volantinaggio/aperitivo sul tema della tutela della vita nascente, organizzato da un’associazione denominata “Universitari per la Vita” in data (inserire la data), nel Dipartimento di (inserire il dipartimento).

A tale riguardo allego copia del volantino (fronte-retro) e mi rendo disponibile ad ulteriori chiarimenti in merito.

Vi sarò grato del supporto che vorrete prestarmi.

Vi ringrazio ancora della cortesia e disponibilità,

Cordialmente,

(Firma del mittente con eventuale titolo, es. Dott./Dott.ssa, PhD, ecc.)

Allegato con volantino fronte-retro

In seguito alle nuove disposizioni da Coronavirus, il direttivo si riserva di stabilire altre modalità con cui effettuare aperitivi e volantinaggi al di fuori dell’ambiente universitario, il cui accesso, ad oggi, risulta precluso a causa della chiusura degli atenei o della mancanza di studenti che frequentano tramite didattica a distanza.

Gruppo Social:

Il gruppo social, più ristretto, coordina la pubblicazione di immagini, video ed articoli sui canali social UpV (Facebook, Instagram e Twitter).

Tale gruppo sarà formato da persone che si occupano rispettivamente delle seguenti cose:

  1. La pagina Facebook,
  2. Il canale Instagram
  3. L’aspetto grafico del sito web.

Qualora vi fossero degli elementi di controversia o non tutti fossero d’accordo nella scelta di articoli o di determinate immagini, una volta esaminati i pareri dei gestori social, il Direttivo si riserverà di decidere.

Gruppo raccolta fondi:

Il gruppo si occupa di organizzare piccoli eventi, cineforum, cene o banchetti nei luoghi più opportuni e previo consenso dei proprietari di tali luoghi, al fine di raccogliere fondi per le iniziative.

Nei banchetti si possono distribuire volantini, penne, fetini ed altro materiale pro-life conforme alla linea degli UpV.

Gruppo scrittura articoli:

Il gruppo comprende tutti coloro che, ciclicamente o no, scrivono articoli per il sito.

Gli articoli, per la lettura e la pubblicazione sul sito, andranno inviati al/ai referente/i del sito ed al Presidente.

Saranno loro, consultandosi se necessario con esperti o professori pro-life dell’ambito, a decidere per la pubblicazione o se sono necessarie modifiche per renderli conformi alla linea degli UpV.

Il referente degli articoli, si avvarrà della collaborazione di un altro studente per stabilire un calendario con gli autori per avere coperti più giorni possibili. Questi ultimi decideranno col referente i temi da trattare a seconda anche delle proprie inclinazioni e studi.

Come iniziare se nell’università non c’è un gruppo UpV?

Come prima cosa è necessario riunire almeno un paio di persone, individuando tra esse un referente. Poi, pur sapendo che non esistano regole precise su come fare attivismo pro vita nella propria Università, consigliamo di:

1) Richiedere materiale UpV (ad es. volantini e fetini), scrivendo una mail all’indirizzo uniperlavita@gmail.com.

2) Andare dal Cappellano della propria Università per presentare il gruppo e parlare con gli studenti che frequentano la Cappellania per avere più possibilità di trovare studenti interessati.

3) Cercare altri studenti che possano essere interessati (tramite i contatti del Cappellano e con il passa parola, parlare con i propri amici tra una lezione e l’altra, in pausa pranzo ecc..).

4) Organizzare un volantinaggio quando si è già un certo numero (5-6 persone).

5) Se necessario, aprire una pagina Fb (con il nome “Amici degli Upv”) presentando il gruppo UpV che sta nascendo nella propria Università ed invitando altri studenti a prendere contatti ed unirsi.

6) Prima di organizzare iniziative pubbliche in Università, è consigliabile organizzare un aperitivo in un locale fuori dall’Ateneo invitando tutti gli interessati. Questo per creare un gruppo base solido che sia in grado di fronteggiare le eventuali difficoltà che dovessero sorgere in un secondo momento, quando si faranno iniziative pubbliche nell’Università.

7) A seconda dell’impatto e del numero di persone che intendono impegnarsi, si può organizzare un aperitivo all’interno del campus.

8) Parlare con i Docenti che possono essere interessati alle attività del gruppo. Con i più disponibili, chiedere 5 minuti prima o dopo la lezione per presentare gli UpV.

Tutte le iniziative che utilizzino il logo UpV devono essere segnalate per conoscenza dai referenti locali al Presidente nazionale (titolare del suddetto logo UpV) che provvederà, insieme al Direttivo, a darne l’approvazione effettiva.

Come ottenere l’autorizzazione per iniziative pubbliche

Ogni iniziativa pubblica deve essere comunicata alle Autorità competenti e da esse approvata, sia che si tratti di volantinaggio, di aperitivo in Università o di convegno.

Una settimana o due settimane prima dell’evento (nel caso del convegno almeno un mese) è necessario far avere, tramite mail al Direttore del Dipartimento in cui si vuole organizzare l’iniziativa, una descrizione del gruppo, il tipo di iniziativa che si intende organizzare ed allegare il volantino che si vuole distribuire. Ogni Università ha regole diverse ed è necessario informarsi ed eventualmente farsi aiutare da un Rappresentante degli Studenti per l’iter burocratico.

L’Università non può negare il permesso, se l’iniziativa è pacifica e ragionevole e se la richiesta viene effettuata secondo le tempistiche. (art. 19 Dichiarazione Diritti Umani: “ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione”; art. 20 “ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica”).

Partiti Politici in Università

Gli UpV sono apartitici, quindi NON si legano, né collaborano, né prendono parte ad iniziative politiche organizzate da partiti universitari e non universitari. Possono esprimere apprezzamento e diffondere sui loro canali iniziative politiche volte alla tutela e difesa della vita umana, ma senza per questo aderire al partito ufficialmente come gruppo.

Cosa dire durante gli aperitivi?

Gli aperitivi sono un momento per far conoscere il gruppo agli studenti e per parlare insieme della difesa della vita.

È necessario avere gli strumenti adeguati e le conoscenze per rispondere agli interrogativi degli studenti, dunque consigliamo la lettura del libro “Aborto e 194” che smonta passo dopo passo le obiezioni degli abortisti.

A questo propostito, gli UpV organizzano incontri di formazione che, previo consenso dei relatori, possono essere seguiti sulla pagina Fb degli UpV in modalità LIVE.

Organizzazione di convegni nelle Università

Per l’organizzazione di convegni in università o in altri luoghi, in cui è presente il nome ed il logo “Universitari per a Vita”, è necessaria l’autorizzazione del Direttivo, sia che i convegni siano organizzati dal gruppo di Roma sia dai gruppi “Amici degli UpV”.

Anche in questo caso, è fondamentale non legarsi a partiti politici, (dunque non dovranno comparire loghi di partiti nella locandina) neanche nell’organizzazione e diffusione della conferenza.

Possiamo fornirti anche riproduzioni di fetini di 10 e 12 settimane da mostrare ai tuoi amici, e penne personalizzate con il logo UpV.

Scrivici su uniperlavita@gmail.com

Bibliografia:

[1] R. Puccetti. Intervento al Congresso Mondiale di Ginecologia, tenutosi a Roma, 11 Ottobre 2012.

[2] J.L. Duenas et al. “Trends in the use of contraceptive methods and voluntary interruption of pregnancy in the Spanish population during 1997–2007”.

[3] V. Halvarrsson et al. “The prescription of oral contraceptives and its relation to the incidence of chlamydia and abortion in Sweden 1997-2005”.

[4] https://www.nationalreview.com/corner/new-study-exaggerates-benefits-no-cost-contraception-michael-j-new/M. J. New. “New Study Exaggerates Benefits of No-Cost Contraception”, 10 Ottobre 2012”. Riferito aContraceptive CHOICE Project.

[5] Articolo di Tempi dell’11 Ottobre 2012. ““La diffusione dei condom fa diminuire gli aborti”. Falso. È vero il contrario”. Intervista a Renzo Puccetti.

Volantino: Fronte, Retro