Precipita la situazione in Belgio: aborto fino a 18 settimane e carcere per chi si oppone!
Vi riportiamo, non senza preoccupazione, la situazione giuridica attuale in Belgio, in cui si sta sempre più concretizzando il pericolo di una legge che permetta agli abortisti di uccidere bambini nel grembo materno fino ai 18 settimane (praticamente prossimi al quinto mese e ormai formati) per qualunque motivo e senza sanzione alcuna. Anzi … le sanzioni ci saranno per chiunque dovesse tentare di dissuadere una donna dal suo terribile intento.
La commissione giudiziaria del parlamento federale ha approvato il 20 dicembre una seconda lettura di un disegno di legge per modificare la legge sull’aborto e rimuoverlo del tutto come crimine dalla legge penale. Il disegno di legge è stato ora presentato al parlamento completo, dove ci auguriamo che incontri seri ostacoli, data la sua iniquità.
Gli aspetti principali della nuova legge proposta sono i seguenti: il periodo di gravidanza durante il quale può essere effettuato un aborto viene esteso da 12 settimane a 18 settimane; il tempo necessario a una donna per riconsiderare la sua richiesta di aborto è ridotto da sei giorni a 48 ore; e l’aborto viene rimosso interamente dal codice penale, non solo per le donne ma anche per i medici che praticano l’aborto. La nuova legge introduce anche un reato di impedire a una donna di cercare un aborto, con la forza o con qualsiasi altro mezzo, punibile con una pena detentiva da tre mesi a un anno!
Ricordiamo che l’aborto in Belgio fu reso possibile in condizioni più o meno restrittive nel 1990, nonostante la riluttanza del defunto re Baudouin a firmare il disegno di legge. L’allora primo ministro Jean-Luc Dehaene escogitò una strategia grazie alla quale Baudouin abdicò per un giorno, durante il quale il parlamento approvò il disegno di legge senza consenso reale, dopodiché Baudouin riprese il trono.
Si dice che le modifiche alla legge siano una risposta al problema di circa 500 donne all’anno che sono ‘costrette’ dalle loro circostanze a cercare un aborto fuori dal Belgio, in un paese con una legge meno restrittiva. Ma noi sappiamo benissimo che se un atto è intrinsecamente e oggettivamente malvagio, non può essere legittimato solo perché c’è qualcuno che lo ricerca. Altrimenti dovremmo legalizzare l’omicidio e il furto, solo perché gli assassini e i rapinatori devono andarsene all’estero, dove trovassero pene meno severe per chi commette quei crimini? Sarebbe assurdo per chiunque avesse un po’ di buon senso. Queste ‘motivazioni’ sono solo escamotage emotivi, specchietti per le allodole al fine di permettere il massacro di tantissimi innocenti.
L’attuale disegno di legge ha già incontrato delle opposizioni in Parlamento da parte di alcuni partiti, ma è stato solo ritardato di qualche mese. Siamo uniti ai pro-life belgi che in questi giorni stanno alacremente combattendo perché un simile disastro non si verifichi!
Fonte: The Brusselles Times
Fabio Fuiano