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Il vero pro-life è un contro-rivoluzionario

immagine articolo Fabio

Carissimi amici, vi starete chiedendo il perché di un titolo del genere: molto strano, dal momento che il termine “Rivoluzione”, in genere ha una connotazione decisamente positiva nel pensiero contemporaneo. Ebbene, se andiamo ad analizzare la storia dell’umanità ci accorgiamo che tale termine denota un processo ben lontano dal ricercare il bene autentico dell’uomo. Basti vedere quali sono stati i tremendi risultati delle più grandi rivoluzioni avvenute nell’umanità: la Rivoluzione Francese nel 1789, la Rivoluzione Comunista nel 1917, la Rivoluzione sessuale del 1968 sono solo alcuni esempi della distruzione di diversi aspetti della realtà umana. La prima ha agito nell’ambito politico-sociale causando innumerevoli vittime, imponendosi con la violenza per distruggere l’ordine sociale vigente fino a quel momento (si veda l’instaurazione del cosiddetto “Terrore”). La seconda ha operato nell’ambito economico, tentando di abolire la proprietà privata causando milioni e milioni di morti. Infine la terza ha scardinato completamente l’identità di un popolo, sovvertendo il significato profondo della sessualità e generando quanto ognuno di noi può vedere negli ormai quotidiani episodi di cronaca nera, giovanile e non. Ma attenzione, ogni rivoluzione non opera in maniera a se stante, bensì si inquadra in un processo più ampio e unitario, quello della Rivoluzione appunto, in cui i rivoluzionari tentano in ogni modo di scardinare l’ordine naturale di ogni ambito della realtà umana. Tuttavia, ognuna di esse è la storia di un fallimento eclatante: lungi dall’aver instaurato un nuovo ordine, un nuovo mondo, un’utopistica felicità, superando quelli che la Rivoluzione definisce ‘retaggi vecchi, bigotti, opprimenti’, ha gettato l’umanità nel baratro più profondo. Ahimè nessun rivoluzionario sarà però disposto ad ammettere che tale fallimento è insito nella Rivoluzione stessa, bensì darà la colpa a chi si è opposto ad essa non permettendone perciò una totale realizzazione. È per questo che ogni nuova rivoluzione, pur avendo come presupposto quella precedente, ingloba quest’ultima, risultando ancor più disastrosa negli esiti. È proprio a furia di ‘osare di più’ che si è arrivati al degrado morale dei nostri tempi.

 Qual è il risultato più terribile della Rivoluzione? La morte dell’uomo. Egli non riesce più neanche a vedere quanto vasta sia l’opera della Rivoluzione, essendovi completamente immerso e dà per assunte, con un giudizio positivo, le ‘conquiste’ della stessa. Aborto, eutanasia, fecondazione assitita, contraccezione, manipolazione genetica, rimpiazzo dell’uomo con le macchine, sono solo alcuni aspetti partoriti dall’ultimo step del processo rivoluzionario. Ma chi è che porta avanti questo processo? I rivoluzionari, senza dubbio: persone in preda alle passioni più sfrenate e all’orgoglio più becero che non possono sopportare la bellezza delle differenze (ed ecco che nasce astio tra uomo e donna, si smantella la famiglia, si distruggono paternità e maternità, fino ad arrivare alla soppressione dell’innocente concepito). Ma ci sono anche altre persone, che pur non essendo ancora state infettate dal germe della Rivoluzione, non mettono in atto alcuna azione per bloccarne gli esiti nefasti. Sono le persone che hanno come motto “vivi e lascia vivere”, i liberalisti, coloro che non abortirebbero mai, non cederebbero mai alle lusinghe dell’eutanasia, non userebbero mai la contraccezione, ma allo stesso tempo non si opporrebbero mai al presunto ‘diritto’ di altri di ricorrervi. Insomma, è come dire “non commetterei mai un furto, ma stenderò in casa mia il tappeto rosso perché qualcun altro ne abbia facoltà”. Queste sono anche le persone più propense a cadere nell’errore qualora si trovassero in difficoltà. Ed ecco perché il pro-life, se vuol ottenere qualche risultato, deve essere un umile e puro contro-rivoluzionario, giacchè solo la Contro-Rivoluzione può combattere efficacemente la Rivoluzione. Se continueremo a scendere a compromessi con una mentalità rivoluzionaria, assumendone di tanto in tanto persino le istanze, non riusciremo mai a difendere gli innocenti, la nostra vita e quella dei nostri cari, nonché a preservare il genere umano … insomma, ad avere un futuro.

 Questa è la vera battaglia, l’ultima, la più importante ed è necessario prendere una netta posizione! Allora, uniti, combattiamo, per quanto di bello e vero c’è su questa terra!

 Fabio Fuiano

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