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Aborto: taci o muori

Ieri abbiamo avuto nuovamente conferma di come il fronte abortista sia sempre per la libera scelta … si, a senso unico. I suoi paladini mentono alle donne (e non solo) esaltando la loro fantomatica auto-determinazione ma poi augurano la morte a chiunque soltanto osi provare a svelare il tremendo inganno. No, qui non c’è nulla di libero, né un’esaltazione della libertà. C’è solo un’esaltazione della morte … degli innocenti perfino. E poi ci stupiamo che nelle cliniche abortiste i bambini vengono uccisi se “malauguratamente” dovessero nascere vivi?

Tutto ciò avviene in concomitanza, neanche a farlo apposta, ad un processo che oggi, 18 Luglio, si svolgerà contro la dottoressa Silvana de Mari per aver detto la verità. In questo processo si vuol sancire che si è liberi di parlare solo se il pensiero che si vuol esprimere è conforme agli standard della “civiltà” e del “progresso”. Ma quale civiltà e progresso sono possibili se sterminiamo il nostro popolo e distruggiamo la famiglia? Chi ha orecchi per intendere sa che la denatalità è un chiarissimo segnale di questo processo deleterio e orribile. Di fatto, il tarlo dell’ideologia si è insinuato nel pensiero di molti e copiose dosi di luoghi comuni sono state inoculate nelle persone, al punto che nessun presunto “dialogo” può far cambiare loro idea. Al che ci penserà la realtà ad imporsi con tutta la sua forza sulla delirante volontà umana di soggiogarla … potrete dire che quel grumo di cellule non è umano, potrete dire che non è una persona e non ha diritti (nemmeno il diritto inalienabile alla vita), potrete dire che l’aborto non è un male e che la legge 194 è perfetta, potrete dire tutto questo, certamente, forse anche senza possibilità di smentita da parte di chi sa e non potrà parlare a causa di processi e sanzioni, ma le parole non cambiano la sostanza della realtà.

Chi volesse sostenere la dottoressa De Mari e la libertà di pensiero dell’art.21 e quello contenuto nell’art.33 che stabilisce che “l’arte e scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento” ecco il link dove potete firmare:

https://www.loccidentale.it/articoli/146741/appello-non-si-possono-mettere-sotto-processo-gli-articoli-21-e-33-della

 

Fabio Fuiano

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