Affetto da Sla: “Dono il mio ventilatore per i malati di Coronavirus”
C’è chi dice che nelle tragedie e difficoltà l’animo umano s’incupisca e diventi più gretto, pensando solo a sé.
La bella notizia che vi proponiamo oggi smentisce tutto questo: protagonista è un malato di Sla, Piero Floreno, di 57 anni, di Nichelino, il quale con un gesto di grande generosità ha annunciato, pochi giorni fa, alla sua famiglia, di voler donare il proprio ventilatore di riserva ai malati di Coronavirus.
«Ci ho pensato tutta la notte. Ma perché uno dei miei due ventilatori polmonari non lo diamo in prestito agli ospedali, che in questo momento ne hanno tanto, troppo bisogno? Visto che uno lo teniamo di riserva, può invece aiutare subito una persona colpita dal virus. E se l’emergenza finisce entro due o tre mesi, poi ce lo riportano», ha detto Piero alla moglie Antonella.
Sappiamo bene che in questi giorni gli ospedali stanno registrando una grande carenza di macchinari per la ventilazione, necessari per i malati di Covid- 19 con complicazioni respiratorie.
Nonostante la Sla possa rendere difficoltosa la respirazione, Piero non ha pensato a se stesso ed alla sua malattia, ma con un grande slancio di carità fraterna ha riflettutto sui numerosissimi malati di Coronavirus che in questi giorni stanno soffrendo per mancanza di macchinari medici.
Anche se la sua donazione non è stata possibile, perché un malato di Sla deve avere obbligatoriamente in casa due ventilatori altrimenti la sua vita potrebbe essere a rischio, la generosità di Piero ha mobilitato tante persone che, anche in altre regioni, stanno organizzando raccolte fondi per acquistare macchinari indispensabili per i malati di Coronavirus.
Un atto di grande coraggio da parte di una persona che si rende conto, sulla propria pelle, di quanto sia importante difendere la vita in ogni situazione, sacrificandosi in prima persona per gli altri.
Chiara Chiessi