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Replica pro-life a chi dice che “nessuno sa quando ha inizio la vita”

Riportiamo qui di seguito la traduzione del video di Live Action, come replica a chi afferma che non sappiamo quando di fatto cominci la vita di un essere umano, di Tara Sander Lee, Ph.D. Genetista molecolare. Membro Senior e Direttore di Life Sciences, Istituto Charlotte Lozier.

Sappiamo davvero quando inizia la vita? Alcuni pensano che sia un completo mistero, e che quindi l’aborto dovrebbe essere permesso. Essi pensano che il feto “non sia una persona” o che, in qualche maniera, “non sia un reale essere umano”, o che esso sia semplicemente una “vita potenziale” finché si trova nel grembo materno. Tuttavia ci sono due problemi con questo genere di ragionamenti.

Per prima cosa, se anche fosse vero che non sappiamo quando la vita abbia inizio nel grembo materno, questa sarebbe un’argomentazione contro l’aborto. Immagina di recarti a caccia con un amico e di separarti da lui. Ad un certo punto vedi un fruscio tra i cespugli ma non puoi sapere se è un cervo o il tuo amico. Spareresti? Sarebbe un gesto criminale e avventato se lo facessi, perché c’è una possibilità che dietro quel cespuglio ci sia una vita umana. Allo stesso modo, se c’è una possibilità che nel grembo materno ci sia una vita umana, sarebbe da incoscienti porre fine a quella vita.

E da qui passiamo al secondo difetto nel ragionamento. Non è semplicemente “possibile” che dentro il grembo materno ci sia una vita umana: è una certezza scientifica che la vita cominci con la fertilizzazione. Nel momento in cui gli spermatozoi si fondono con un uovo (processo noto come fertilizzazione o concepimento), perviene all’esistenza un nuovo, unico essere umano geneticamente distinto da entrambi i genitori. Sesso, etnia, colore dei capelli, colore degli occhi e innumerevoli altri tratti sono determinati in quel momento. Questo progetto genetico rimane lo stesso per tutta la sua vita!

Dopo il concepimento, un bambino in fase di sviluppo cresce con un ritmo estremamente rapido, specialmente entro il primo trimestre. Il cuore del bambino comincia a battere nella sesta settimana di gravidanza, che corrisponde a tre settimane dal momento del concepimento. Un nuovo studio ha scoperto che il primo battito cardiaco potrebbe verificarsi addirittura prima, all’incirca alla quinta settimana, che corrisponde a quando la madre scopre d’essere incinta. Si stanno formando anche i polmoni e il sistema digerente. Ad otto settimane, può essere registrata attività cerebrale. Infatti il cervello umano continuerà a svilupparsi e a maturare anche dopo la nascita fino all’incirca ai vent’anni d’età. A dodici settimane, il piccolo bambino può ingoiare, stringere i pugni, toccarsi il viso e grattarsi la testa. Le dita delle mani e dei piedi del bambino sono pienamente formate assieme alle unghie. Le impronte digitali si sviluppano a circa quattrodici settimane. A diciotto settimane, le orecchie del bambino possono anche ascoltare la musica e riconoscere la voce della madre. Tra le 18 e le 30 settimane, i medici possono intervenire su bambini non nati che sono ancora all’interno del grembo materno, tramite terapie salva-vita e riparare difetti significativi di determinate patologie. E a 22 settimane, o prima, per i bambini è possibile nascere e sopravvivere fuori dal grembo materno. È un fatto che i nascituri esibiscano comportamenti che noi abbiamo quotidianamente. Ridono, provano dolore, tossiscono, sbadigliano, hanno il singhiozzo, rispondono al suono e alla luce, dormono, e probabilmente sognano perfino. Alcuni ricercatori hanno anche mostrato che dei bambini potrebbero piangere mentre sono ancora nel grembo materno. Quindi riferirsi ad un nascituro come zigote, blastocisti, embrione, o feto a differenti stadi di sviluppo non sminuisce in nulla la sua umanità. Questi sono semplicemente dei modi di riferirsi all’età, senza alcuna differenza con i termini infante, bambino piccolo, adolescente o adulto. È anche falso definire un bambino nel grembo come “parassita” o considerarlo come niente meno che un grumo di cellule.

Per prima cosa i parassiti appartengono ad una specie diversa dall’organismo ospite. Se il feto fosse un parassita, allora il sistema immunitario materno lo attaccherebbe. Invece, il corpo materno va incontro a profonde modificazioni specifiche per fornire nutrienti al proprio bambino. Persino il filosofo ateo e pro-choice, Peter Singer ammette che:

Non ci sono dubbi, che dal primo momento della sua esistenza, un embrione concepito da uno spermatozoo umano e un ovulo, sia un essere umano”.

E ci sono migliaia di testi di biologia ed embriologia, moderni studi del DNA, dizionari medici, professori di scienze e ricercatori medici i quali confermano tutti che la vita comincia con la fertilizzazione. E ogni madre come me, che ha sperimentato una gravidanza, ad ogni calcio o movimento che il bambino compie, sa che la vita sta sbocciando ed un bambino cresce in lei.

Perciò, quando comincia la vita? È una certezza scientifica che la vita umana inizi nel momento del concepimento. Perciò ogni aborto uccide un essere umano innocente. Suggerire qualcosa di diverso, significa ignorare i fatti scientifici e non riconoscere il miracolo della vita.

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