Anne Hathaway suggerisce che l’aborto sia necessario per limitare i bambini di “poveri e neri”
L’attrice Anne Hathaway, nota per il suo ruolo nei film di The Princess Diaries, ha denunciato gli sforzi pro-life di “donne bianche” la scorsa settimana su Instagram, criticandole per il loro sostegno alla legge dell’Alabama che ha reso l’aborto completamente illegale nello Stato.
“Sì, il movimento contro l’aborto si propone principalmente di controllare i corpi delle donne dietro la premessa (per molti, sincera) di salvare vite umane, e sì questa legge è principalmente opera di uomini bianchi. TUTTAVIA una donna bianca ha sponsorizzato la legge e l’ha firmata“, ha scritto Hathaway in riferimento al rappresentante Terri Collins e al governatore Kay Ivey dell’Alabama. “Mentre resistiamo, gridiamo anche la complicità delle donne bianche che hanno reso possibile questo orribile momento, e che – sia chiaro – porterà a morti inutili ed evitabili delle donne, un numero sproporzionato delle quali saranno povere e/o nere“.
Nello stesso post su Instagram, ha anche copiato un tweet che affermava che “il 62% delle donne bianche istruite non universitarie ha votato repubblicano nel 2016”, e poi ha intimato ai suoi seguaci di fare donazioni ad organizzazioni pro-choice.
La Hathaway, nata a Brooklyn, anch’essa una donna bianca, è un esempio dell’ignoranza e del razzismo intrinseci nella posizione pro-aborto, che si radica profondamente nel movimento eugenetico. Come ha affermato Ben Watson, ex giocatore di Patriots, quando ha denunciato un sentimento simile espresso da Alyssa Milano: “Affermare che dare a più figli di colore il diritto di nascere influenzerà negativamente le donne di colore rivela IGNORANZA, RAZZISMO o una combinazione di entrambi. I nostri figli e le nostre famiglie sono capaci di grandi cose e menzogne come questa danneggiano il nostro futuro. Non trattateci con condiscendenza”. Watson sottolinea giustamente che la popolazione nera, che ha sofferto così tanto nelle mani della schiavitù e del razzismo negli Stati Uniti, è ulteriormente danneggiata dall’aborto.
Hathaway ha criticato persino le voci delle donne e degli uomini di colore, tra cui la dott.ssa Alveda King, una fervente sostenitrice della vita che recentemente è stata co-autorice di un pezzo che elogia le leggi in Georgia e Alabama.
Frequentemente, la posizione pro-aborto sostiene che le persone più bisognose di aborto sono i poveri e varie minoranze. Invece di aiutare realmente le persone a rischio e porre fine alla povertà e al razzismo, gli attivisti pro-choice versano enormi risorse nell’espansione dell’accesso ad una procedura che pone fine a una vita umana. Una frequente argomentazione a favore dell’aborto, che collega l’aborto per le minoranze al calo dei tassi di criminalità, implica che i bambini delle minoranze non sono altro che futuri criminali. Questo è un sentimento fondamentalmente razzista, ma che sentiamo abbastanza frequentemente, e più recentemente dal rappresentante pro-aborto della Pennsylvania, Brian Sims, il quale ha affermato che non essere in grado di abortire i bambini neri avrà delle ripercussioni sulle nostre prigioni.
Inoltre, la nozione espressa nell’immagine che Hathaway ha condiviso, “Se sei contrario all’aborto, non abortire”, risale ai sentimenti dei proprietari meridionali di schiavi che si risentivano per gli Stati liberi che si intromettono nei loro affari. È un’idea che ha tenuto gli uomini e le donne neri ridotti in schiavitù negli Stati Uniti per centinaia di anni. Ed è un sentimento che è semplicemente estraneo a qualsiasi genuina preoccupazione per i diritti, il benessere e la dignità delle minoranze oppresse.
Condividendo queste parole, così come un’immagine che dichiara tutto in maiuscolo, “gli uomini non dovrebbero fare leggi sui corpi delle donne (cit.)”, Hathaway usa la sua piattaforma per cancellare e negare legislatrici pro-vita, bianche e non, nonché donne pro-vita di tutte le etnie.
Fonte: LiveAction
Traduzione di Fabio Fuiano