Una potenziale sofferenza non giustifica l’aborto!
Riportiamo qui di seguito una discussione tra la presidente degli Students For Life of America e una studentessa. Uno degli argomenti che spesso sentiamo è che noi, come associazione, non ci impegniamo per tanti problemi che affliggono l’umanità. Ma in definitiva, non possiamo risolvere tutti i problemi del mondo seppure come singoli possiamo essere impegnati su più fronti. Facciamo nostra la bellissima risposta di Kristan Hawkings.
Studentessa: La mia domanda è questa: se ho un feto, che non può sopravvivere fuori dall’utero materno, quale diritto avete di dirmi che dovrei portare a termine la gravidanza, se tale gravidanza non era programmata e ci sono buone probabilità che se il bambino sarà dato in affidamento, subirà gravi negligenze e abusi?
Kristan Hawkings: Quindi stai affermando che abbiamo il diritto di eliminare il sofferente e non la sofferenza. Non è quello che stai dicendo?
Studentessa: non è affatto quello che sto dicendo e non è questa la mia domanda.
Kristan Hawkings: però lo hai appena detto. Se sapessi, con una certezza del 100%, che il bambino che stai mettendo al mondo avrà una vita di sofferenza, allora sarebbe bene per lui che tu lo uccidessi, porre fine alla sua vita piuttosto che permettere che soffra. Perciò invece di provare a risolvere la sofferenza del bambino, si elimina semplicemente il sofferente.
Studentessa: la mia domanda era come facciamo a far cessare quella sofferenza di modo che mettere al mondo un bambino non voluto sia giustificabile. Come proponete di risolvere questi problemi?
Kristan Hawkings: assolutamente. Come pro-life e americani a noi importa molto dei bambini dati in adozione, ci importa di quei bambini che vengono rifiutati, che vivono per strada con i loro genitori. Come americani stiamo combattendo per risolvere questi problemi, giusto? Tutte queste cose sono nelle mani delle organizzazioni di beneficenza, siamo coinvolti in organizzazioni nella nostra comunità e nelle chiese della nostra comunità per risolvere questi problemi. Quindi credo che nessuno in questa stanza, indipendentemente dal fatto che sia pro-life o pro-choice, pensi che i bambini dati in affidamento debbano soffrire, oppure che debbano vivere nella fame e senzatetto. Tuttavia quello che state difendendo è il tentativo di giustificare l’aborto legale semplicemente dicendo che siccome alcune persone soffriranno possiamo giocare a fare Dio ed eliminarle poiché sofferenti. Penso che questo sia assolutamente sbagliato. E il primo motivo è perché le persone possono venir fuori dalla propria condizione di sofferenza. Le persone soffrono e tutti soffriamo nella nostra vita. Ma penso che sia sbagliato che voi affermiate “soffrirai, quindi ti uccido”.
Studentessa: tornando alla mia domanda, come proponete di risolvere questi problemi per i bambini che stanno soffrendo?
Kristan Hawkings: insomma vorresti affrontare tutti i problemi del mondo e degli Stati Uniti oggi? Questa è una critica comune che sentiamo nel movimento pro-life: “voi siete pro-life, ma non vi importa nulla delle persone una volta che sono nate, non vi importa nulla delle donne una volta che sono nate”. Quindi se uno vuole essere pro-life deve affrontare trenta questioni diverse. Allora ti chiedo: ti dà fastidio che l’Associazione Americana per il Diabete non combatte contro il cancro?
Studentessa: no.
Kristan Hawkings: perché?
Studentessa: perché è una fondazione per il diabete …
Kristan Hawkings: esattamente!! Io invece sono contro l’aborto!
Studentessa: non hai risposto alla mia domanda, dove ho chiesto che soluzione proponete alle questioni che abbiamo sollevato circa l’affidamento e i bambini senzatetto.
Kristan Hawkings: ok, possiamo anche fare un intero dibattito. Potrei tenere un’intera lezione riguardo all’affidamento o sul problema dei senzatetto. Sono senz’altro grandi problemi con cui ci confrontiamo nella nostra nazione, giustissimo. Sono dei dilemmi con cui ci scontriamo faccia a faccia e ci sono diversi programmi politici per risolvere tali problemi. Ma la mia organizzazione, la mia missione, si limita ad una sola cosa: abolire l’aborto. Rendere l’aborto illegale e impensabile, perché esso rappresenta il più grande e tragico attacco ai diritti dell’uomo che il mondo si trova ad affrontare. Non c’è nessun altro atto di violenza che uccida più persone dell’aborto ogni singolo giorno in America e nel mondo. Non c’è nulla di sbagliato nel fatto che io combatta e spenda il 100% del mio tempo nel fare questo. Esattamente come non c’è nulla di sbagliato nel fatto che l’Associazione Americana per il Diabete impieghi il 100% del proprio denaro, della propria ricerca e del proprio tempo nella terapia del diabete giovanile. Nessuno si sognerebbe mai di accusare l’Associazione per il Diabete o l’Associazione Americana per il Cancro, di non fare nulla per la terapia di tutte le altre malattie letali, poiché tutti capiamo che per essere efficaci, per raggiungere il proprio obiettivo, bisogna rimanere focalizzati al massimo su quell’obiettivo. È un principio di business basilare ok? Basilare, ma quello che ancora dobbiamo spesso sentirci domandare da chi non è d’accordo con noi sull’aborto, è che cosa fa il movimento pro-life per tutte le altre questioni. Sembra che dobbiamo affrontare e risolvere tutti i problemi della società per poter essere ascoltati. Ma in realtà non vi importa quello che realmente faccio, fosse il mio supporto ai bambini nei paesi del terzo mondo, o il volontariato alla mensa dei poveri, oppure il fatto che molte persone nel movimento pro-life sono esse stesse genitori adottivi e si impegnano nell’adozione. Questo è solo un argomento per tentare di interrompere sin dal principio la reale discussione, ovvero che l’aborto è moralmente ingiusto e dovrebbe essere fermato.
Traduzione di Fabio Fuiano