Alfie, un bambino che svela i pensieri di molti cuori
È inimmaginabile che, ad oggi, dopo le stragi perpetrate dalle più grandi dittature atee del ‘900, dopo l’istituzione di innumerevoli giornate della memoria, dopo l’abolizione della pena di morte nella maggior parte degli Stati del mondo, si sia comminata proprio in quel di Liverpool una sentenza di morte, tra le più becere mai viste in questi ultimi anni. E proprio nel cuore di quel paese che ha lottato contro il nazismo di Adolf Hitler, proprio nel cuore di quel paese che si dichiara democratico, dedito al progresso. Quale progresso potrà mai esservi per l’umanità se contribuiamo a distruggerla? È una domanda molto logica e molto semplice. Altra domanda: quale progresso può esserci senza una logica che funga da piedistallo per le nostre scelte e le nostre azioni? Tutte domande a cui la “cultura democratica” inglese non sa dar risposta perché ha già perso il senno da moltissimo tempo.
In questi giorni abbiamo appreso di come il piccolo Alfie abbia subito vere e proprie torture: infezioni dovute al deposito di muffe nell’impianto di respirazione, un corpicino bagnato dai bisogni del bambino, polso e labbro inferiore inspiegabilmente e misteriosamente bruciati. Un sacco di carne alla mercé dei suoi carnefici. Non medici e giudici ma macellai … e generalmente siamo abituati a pensare che questi ultimi stiano nelle macellerie, lì dove dovrebbero stare e non nelle sale ospedaliere o nelle aule di tribunale.
Notizia di oggi, divulgata da Thomas, è che si è sancito addirittura un intero protocollo per garantire l’omicidio perfetto e legale. Altro che eutanasia, qui siamo ben oltre, qui siamo arrivati ad un crimine efferato degno delle peggiori denunce per crimini contro l’umanità. Popolo inglese cosa sei diventato? Giudici, medici, infermieri, componenti della famiglia reale, ma voi non avete persone a cui volete bene? Persone per cui vi sacrifichereste anima e corpo se fosse necessario? Forse no, mandereste a morte la vostra stessa madre se essa si frapponesse tra voi e la vostra reputazione nel mondo. Non ci sono parole per descrivere l’assoluta malvagità con cui si è agito.
E, simili modo, non vi sono parole per descrivere l’indecente connivenza di persone come i vescovi inglesi (e non) che avrebbero dovuto difendere la vita a costo del martirio, esattamente quello che la Santa Madre Chiesa ha sempre fatto per i propri figli. Ora siete divenuti schiavi della medesima logica: «l’ospedale Alder Hey sta facendo il massimo per il bene di Alfie … secondo il giudizio di giudici e medici.» Cosa? Siamo davvero arrivati al punto in cui affinché una cosa sia classificabile come “bene” basta che lo sia per qualcuno? Ma stiamo scherzando? Secoli di Magistero e Verità gettati via come cose retrograde e superate, roba da far inorridire le schiere dei Santi che si sono battuti sempre per gli ormai famosi “principi non negoziabili”. Domani, tra controlli serrati, un ospedale blindato e polizia (terrorismo? No no tranquilli, è un bimbo di 23 mesi), rimuoveranno quell’ “immenso accanimento” su Alfie che è il suo ventilatore polmonare, così da compiere il suo worst interest. In tutto questo scempio di un bambino la cui innocenza ha ottenuto l’obiettivo di smuovere le coscienze di molti, mi vengono in mente le parole del Vangelo di Luca:
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima».
Ecco, Alfie è stato lo strumento tramite cui Cristo, ancora una volta, ha svelato i pensieri di molti cuori. Ci è davvero riuscito, li ha comunque rovinati, perché il bene sta sempre un passo avanti al male più assurdo e insensato. È in virtù di ciò che senza indugio mi unisco alle profonde e tuonanti parole di Thomas Evans nel suo ultimo comunicato in cui ha persino affermato di aver tentato di coinvolgere la Regina Elisabetta:
«Se farete morire mio figlio domani, affronterete la Giustizia di una giuria di dodici vostri connazionali in questo mondo e il giudizio terribile di Dio nel mondo a venire».
Oggi prima di rimuovere la ventilazione ad Alfie lo anestetizzeranno all’inverosimile (chissà perché la rimozione del supporto richiede tutta questa attenzione, non sarà dannosa?), noi non lasciamoci anestetizzare la coscienza e l’anima.
Fabio Fuiano