Charlie uno di noi
Venerdì 7 Luglio ore 19.00, è questo l’orario dell’appuntamento per poter esclamare a gran voce il proprio “sì” alla vita manifestando la vicinanza alla situazione critica del piccolo Charlie Gard, affetto da malattia degenerativa e da giorni oggetto di discussione.
Via di S.Gregorio, zona Colosseo, è dove i giovani Universitari per la Vita hanno deciso di incontrarsi aderendo alle molte iniziative che per il mondo, soprattutto in Italia, sostengono il diritto di vivere del neonato inglese.
Il Colosseo non a caso è stato scelto come luogo di raduno: il monumento infatti era stato illuminato non troppo recentemente per celebrare con lo slogan “no justice without life” l’abolizione della pena di morte in Nebraska, USA; allo stesso modo la manifestazione di Venerdì vuole sottolineare come ciò che è stato deciso attraverso i tre gradi di giudizio inglesi e ribadito dalla sentenza della CEDU sia a tutti gli effetti una sentenza di morte.
A questa logica mortifera che considera legittima la sospensione del respiratore artificiale in nome del “best interest” di Charlie, che confina il paziente nella sua patologia non riconoscendone l’intrinseca dignità di uomo, che punta subdolamente a definire il paziente un costo contribuendo a diffondere la cultura dello scarto è necessario opporsi.
Il destino di Charlie è appeso ad un filo e non si può rimanere inermi quando la vita umana viene calpestata poiché come ci ricorda il poeta inglese John Donne
La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.