RACCOLTA DOMANDE E RISPOSTE: problemi sociali, contraccezione
Perché non stai facendo nulla per modificare le situazioni sociali che rendono necessario l’aborto?
Se da un lato dobbiamo negare con forza che uccidere 50 milioni di esseri umani è una soluzione accettabile, dall’altro riconosciamo anche che l’aborto è un sintomo di problemi sociali e culturali più ampi che abbiamo il dovere di affrontare. Lavorando per porre fine all’aborto, dobbiamo contemporaneamente lavorare per aumentare il sostegno, l’educazione e le risorse per la gravidanza a disposizione delle donne; dobbiamo anche combattere quegli aspetti della nostra cultura che hanno portato ad un atteggiamento irrispettoso da parte degli uomini che mettono in atto un comportamento sessuale irresponsabile e lasciano i conseguenti “disagi” alle loro partner. Solo aumentando il rispetto della società nei confronti delle donne in quanto donne e scoraggiando tale sfruttamento, è possibile che le gravidanze non programmate diventino rare.
Contrariamente alle accuse dei pro-choice, mentre stanno lottando per porre fine all’aborto, i pro-life stanno lavorando molto duramente per affrontare questi problemi sociali di fondo. I centri di risorse per la gravidanza, le reti di sostegno e la spinta per una cultura che rispetti la vita umana e la dignità ad ogni età sono tutti cari ai pro-life e aiutano ad eliminare i fattori che fanno sentire alle donne di avere bisogno dell’aborto.
Tuttavia, il nostro messaggio più importante deve comunque essere che, a prescindere dalla natura delle soluzioni appropriate, l’uccisione di massa di bambini innocenti non è una di queste.
Non ho rispetto per i pro-life perché non sono anche contro la guerra (contro la pena di morte, ecc.).
Prima di tutto, questo non è necessariamente vero. Molte persone che sono anti-aborto si considerano fortemente contro la guerra (o contro la pena di morte, ecc.). Naturalmente, la maggior parte delle persone sono “contro la guerra” in generale, ma molti pro-vita non sono categoricamente contro la guerra nel modo in cui sono più o meno categoricamente contrari all’aborto. Ci sono ragioni filosoficamente valide per una tale posizione, ma vanno oltre lo scopo di questa presentazione. In fin dei conti, anche se i pro-life sono incoerenti nel loro sostegno all’azione militare in certe situazioni ipotetiche o specifiche, non ha alcuna attinenza con la validità delle loro argomentazioni sull’aborto.
Sei un uomo; a che titolo parli di questo problema?
Sono un essere umano. E poiché credo che altri esseri umani siano brutalmente uccisi dall’aborto, ho tutti i diritti e i motivi di considerarmi chiamato in causa in questa questione.
Perché i pro-life sono contrari alla contraccezione?
L’insinuazione di questa obiezione è che, se i pro-life fossero sinceri nel voler salvare una vita innocente, si concentrerebbero maggiormente sull’obiettivo di ridurre le gravidanze non pianificate (gli obiettivi su cui possiamo “tutti essere d’accordo”). Nella mente della maggior parte dei pro-choice, il modo principale per prevenire gravidanze non pianificate è incoraggiare la contraccezione. Poiché i pro-life sono raramente in prima linea nel movimento di promozione della contraccezione, i pro-choice concludono che devono essere ipocriti nel loro attivismo. Non devono veramente preoccuparsi dei feti: presumibilmente vogliono solo incatenare le donne ai doveri riproduttivi.
Prima di tutto, non tutti i sostenitori della vita si oppongono alla contraccezione. Alcune persone che sono anti-aborto sono fortemente pro-contraccezione. Ma è certamente vero che molti pro-life non sono sostenitori dell’uso della contraccezione. Ci sono molte ragioni per questo (e, a nostro avviso, alcune buone). L’uso della contraccezione riduce ovviamente la probabilità che qualsiasi atto sessuale produca una gravidanza indesiderata. Molte persone credono, tuttavia, che incoraggiando la contraccezione si promuova una cultura ricca di incontri sessuali tra individui non impegnati che, nel lungo periodo, si traduce in gravidanze indesiderate più che in un minor numero di gravidanze indesiderate. Questa posizione può essere contestata, ma non dobbiamo difenderla in questa sede. In fin dei conti, anche se alcuni pro-life avessero torto a disapprovare la contraccezione, ciò non pregiudicherebbe in alcun modo il merito intellettuale delle loro argomentazioni sull’aborto.
[Per ulteriori chiarimenti sul perché un pro-life non può sostenere la contraccezione si rimanda al libro di Simone Barbieri, L’aborto chimico, il libro di Puccetti, Baldini e Carbone, Pillole che uccidono e i numerosi studi del dottor Renzo Puccetti sul tema. Per un veloce excursus delle problematiche legate alla contraccezione si può vedere il nostro video edito UpV ndr.].
Ho abortito; mi stai dando dell’assassina? In caso contrario, di cosa mi stai accusando esattamente?
Il nostro intento è quello di difendere la vita umana innocente, non di giudicare gli individui. Rispetto la sincerità della vostra decisione; sono sicuro che l’avete presa con cura e con buone intenzioni [noi che traduciamo siamo un po’ meno sicuri degli autori, ma possiamo provare comunque la compassione di cui si legge più avanti], e non è mio desiderio di condannare voi o la mia intenzione di offendervi.
In ogni caso, penso che scoprirete che i pro-life in generale sono estremamente informati e sensibili al fatto che la maggior parte delle donne che hanno abortito sono state in situazioni molto stressanti e difficili, hanno dovuto affrontare pressioni da molte direzioni, e sono state spesso vittime di una grave disinformazione. Se i pro-life nutrono qualche ira giudicante, è tipicamente riservata ai professionisti dell’aborto senza scrupoli che vogliono fare soldi con le donne spaventate e sfruttate.