INTERVISTA RADIO PIÙ: I GIOVANI E LA DIFESA DELLA VITA
La visione di un video sull’aborto e quel desiderio di difendere la vita sensibilizzando i propri coetanei. Nasce con questo obiettivo il gruppo di giovani “Universitari per la Vita”, che dall’ottobre dello scorso anno, portano avanti attività di sensibilizzazione sulle tematiche pro life negli ambienti universitari degli atenei romani.
Un gruppo quello degli Universitari per la Vita partito in sordina, dal coraggio e dalla volontà di un piccolo gruppetto di studenti dell’Università Roma Tre, che nel giro poco tempo si è allargato anche alle altre università della capitale. Ad oggi sono ormai una trentina gli studenti che stanno aderendo alle attività della associazione e che si ritrovano per affrontare le tematiche relative alla difesa della vita. Giovani sensibili a queste tematiche che desiderano coinvolgere altri coetanei attraverso attività culturali ed informazione, in un ambiente, come quello universitario, in cui le tematiche relative alla vita non vengono quasi mai affrontate.
Le attività di sensibilizzazione portate avanti da questi giovani sono tante. Dalle attività di informazione sui social network a quelle culturali e incontri dentro e fuori agli atenei. Dagli aperitivi, ai convegni e agli incontri con esperti, fino a momenti più culturali come il concerto “Voci per la Vita”, che si svolgerà mercoledì 3 maggio alle ore 20,30 presso il Teatro Orione a Roma. Parteciperanno Maria Faiola, Michele Sette e Darryl Wilson, special guest l’attrice Beatrice Fazi. L’ingresso è gratuito.
LA NASCITA DEL PROGETTO
Chiara Chiessi, 22 anni, neo laureata in filologia all’Università Roma Tre, è la presidente dell’associazione, che porta avanti con determinazione. La visione del film “L’Urlo Silenzioso” le ha cambiato la vita e da quel momento ha deciso di impegnarsi per far comprendere l’importanza della difesa della vita partendo dalle aule della sua università.
LA PROSPETTIVA LAICA
Erika Fancelli è la più giovane e si definisce l’atea del gruppo. Ci tiene a ribadire l’approccio laico dell’associazione e di come questa tematica non sia e non debba essere appannaggio solo di una confessione religiosa.
LO STUDENTE POST UNIVERSITARIO
Dedalo Marchetti è tra i più grandi del gruppo. Fisico di formazione, oggi è uno studente post universitario e ci tiene a ribadire che “questo è un tema che prende tutte le età”!
IL SOSTEGNO DELLA CAPPELLANIA DI ROMA TRE
Un grande sostegno per diffondere le attività tra gli studenti arriva anche dalla cappellania dell’Università Roma Tre e in particolare dal suo responsabile, don John D’Orazio.
In conclusione Erika ribadisce come “lo Stato deve rispettare e difendere la vita in ogni sua fase, dalla nascita alla morte. Lo Stato non può permettere una mancanza di rispetto nei confronti della vita di tali proporzioni”. Ed infine anche Chiara ribadisce il desiderio di volere una società “fondata sul diritto alla vita e non alla morte e che la vita sia un diritto e non un privilegio”!